High Line di New York: da ferrovia sopraelevata a giardino panoramico metropolitano

04 Gennaio 2017 / By Annalisa Barbera Fortuna

Vi ricordate il famoso Loop di Chicago, la metropolitana sopraelevata vista in moltissimi film?
Bene, forse non tutti lo sanno, ma anche New York ne aveva una: la High Line, una linea ferroviaria sopraelevata che trasportava merci dal Meatpacking District di Chelsea verso il cuore di Manhattan, nei pressi della Penn Station.

La linea, costruita negli anni Trenta, per oltre cinquant’anni ha attraversato il cielo della Big Apple, costeggiando la riva del fiume Hudson con il suo rumore di ferraglia.

Dismessa negli anni salgen.it Ottanta, è stata silenziosamente colonizzata dalla natura, che lentamente è riuscita a vincere l’acciaio e il cemento newyorkesi: piante, fiori e arbusti di ogni specie sono pian piano spuntati tra le rotaie arrugginite, donando un po’ di verde al quartiere superurbanizzato di Chelsea.

Da qui la lungimirante idea dei progettisti: perché non seguire ed assecondare il corso spontaneo della natura? Anche grazie all’associazione di cittadini Friends of High Line, che per evitare la demolizione ne propagandava il riutilizzo, a partire dal 2006, sono iniziati i lavori per la riqualificazione della linea, dando vita ad un parco sopraelevato, un nastro di verde a 10 metri di altezza, proprio sopra al trafficato asfalto metropolitano. Con l’ultimo segmento inaugurato nel 2014, un giardino panoramico con 210 specie differenti di piante e lungo 2,4 km collega la Gansevoort Street con la 34th Street.

La High Line ora è un percorso verde ispirato alle rovine post-industriali, dove la natura si appropria delle infrastrutture in declino; la progettazione del verde si ispira infatti alla vegetazione che, dopo anni di abbandono, prende il sopravvento e molte piante cresciute spontaneamente tra i binari sono state incorporate nel progetto del paesaggio, dando vita ad una disordinata bellezza che alterna luoghi selvaggi a orti urbani.

Sedute e chaise longue panoramiche, rigorosamente realizzate in materiale biocompatibile, si alternano al verde, affacciandosi sul fiume Hudson o sulla strada sottostante creano suggestivi spazi di sosta e di aggregazione sociale e permettono di godere di favolosi scorci dello skyline di Manhattan.

E’ possibile anche vedere alcuni tratti dei binari originali inseriti nella pavimentazione, per ricreare il fascino della vecchia linea ferroviaria.

Un progetto che sembrava irrealizzabile si è trasformato in un esempio perfettamente riuscito hospitalharrywilliams.org di agritecturetermine coniato dagli americani per indicare l’unione tra agricoltura e architettura sostenibile. L’obiettivo dell’agritettura è proprio quello di recuperare le aree industriali dismesse restituendole alla natura, piantando alberi e colture nel rispetto della biodiversità, per rendere la città più vivibile, verde e rilassante.

Per la realizzazione del parco metropolitano, secondo solo a Central Park, sono serviti più di 200 milioni di Dollari, ripagati però dall’enorme successo: 5 milioni di visitatori ogni anno.

Il progetto della promenade verde, realizzato dagli architetti Diller Scofidio+Renfro e dallo studio di architettura del paesaggio James Corner Field Operations, è stato poi approvato nel 2002 mentre i lavori sono cominciati nel 2006.

Alla base del progetto vi erano una serie di obiettivi prefissati, pienamente raggiunti: promuoverne l’utilizzo ad uso esclusivamente pedonale, aumentare spazi verdi e luoghi di ritrovo, conservare un pezzo di storia della città, creare un percorso lento in contrasto con la velocità di Manhattan, realizzare un parco che preservasse un luogo in cui la natura ha predominato sull’infrastruttura urbana integrandosi in essa con un volto nuovo.

A questo punto, che cosa aspettate a farvi una passeggiata tra i grattacieli di New York?!

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Annalisa Barbera Fortuna

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